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      FRANCESCO MARIA CABERLON  
 
       
 
 
Francesco Maria Caberlon è un artista italiano nato a Vicenza nel 1963, diplomato all'Accademia di Belle Arti di Venezia, lavora e risiede a Vicenza. Esordisce giovanissimo nel 1986 con una mostra collettiva. Da allora l'attività si fa più intensa esponendo in gallerie pubbliche e private. Artista medialista, lavora e opera nel settore della sperimentazione legata al linguaggio mediatico. Negli anni ha sviluppato, e continua a sviluppare, una ricerca pittorica in cui sperimenta l'influenza e la sedimentazione dei linguaggi mediatici nella percezione esistenziale dell'individuo recuperando una figurazione neo-pop legata alla decorazione e al design Postmoderno.   Francesco Maria Caberlon is an Italian artist born in Vicenza in 1963, graduated from the Academy of Fine Arts in Venice, he lives and works in Vicenza. He made his debut very young in 1986 with a group exhibition. Since then, his activity as painter has become more intense by exhibiting in public and private galleries. A medialist artist, he works in the field of experimentation related to media language. Over the years he has developed (and continues to develop) a pictorial research in which he experiences the influence and sedimentation of media languages in the existential perception of the individual, harking back to a neo-pop figuration linked to Postmodern decoration and design.
 
 
 
 
Duello, 2015 - tecnica mista su cartone, cm 28,2 x 19,6   Non dirlo mai, 2015 - tecnica mista su cartone, cm 27 x 19
 
 
 
 
Esuli pensieri, 2014 - tecnica mista su cartoncino, cm 50 x 32   Lacerazioni numero 7, 2013 - tecnica mista su cartoncino, cm 34 x 24
 
 
 
 
Sharing, 2015 - tecnica mista su cartone, cm 19,6 x 28,2   Giochi, 2012 - tecnica mista su tela, cm 50 x 70
 
 
 
 
La teiera ribelle, 2012 - tecnica mista su tela, cm 40 x 40   Mexico cafè, 2009 - tecnica mista su tela, cm 50 x 50
 
 
 
 
Un boccale di parole, 2000 - tecnica mista su tela, cm 60 x 60   Fridge, 2007 - tecnica mista su tela, cm 60 x 60
 
 
 

“Le mie opere - dichiarava l’artista - sono una sorta di strappo interiore dove certe memorie storiche (intendendo il termine non nel senso di storicistico, ma proprio nel senso più ampio di memoria, di ricordi), affiorano proprio quando sei davanti alla tela, nel pieno processo creativo. Ricordi che sono frammenti o episodi legati alla mia formazione personale e artistica, quindi legati alla cultura, alla letteratura, alla filosofia, all’arte, ma anche a una cultura più spicciola come la pubblicità, un certo tipo di musica, alcuni jingle, immagini televisive, momenti dell’infanzia. E allora strutturare l’opera diventa un evocare e mescolare volutamente tutti questi aspetti insieme, in una sorta di commistione tra sacro e profano, tra immagini, per così dire, alte, e immagini irrilevanti sotto il profilo artistico che a volte sconfinano nella categoria del Kitsch, ma che per la mia operazione artistica diventano linfa e nutrimento essenziale.”

Francesco Maria Caberlon

 
 
         
   
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